menu chiudi

Vorrei richiedere alcune informazioni sul ruolo che può svolgere un Ingegnere nello svolgimento di un incarico che interessa un edificio vincolato. L’edificio è interessato dal vincolo architettonico del 02.05.1977: tale vincolo descrive esclusivamente la facciata. Attualmente lo stato dei luoghi all’interno dell’unità immobiliare al piano terra non presenta alcun elemento di pregio: nel 1989 l’edifico è stato interessato da opere riguardanti varianti interne, con Autorizzazione, poi completate nel 1999, con Concessione. Ho ricevuto incarico da committente Privato per la Progettazione di Opere Interne ad elaborare un progetto per opere interne, che. oltre le opere murarie interne e il rifacimento della pavimentazione, riguarderanno l’integrazione dell’Impianto Elettrico, Idrico e Termico. La Soprintendenza mi ha chiarito che non esistono più vincoli parziali, ma solo vincoli estesi all’intero edificio; ha inoltre sottolineato che, per qualunque tipo di intervento, si richiede la presenza di un Architetto. È davvero possibile che un ingegnere non possa firmare il progetto di Opere Interne e non possa effettuare la Direzione Lavori?

Come da Circolare n.818 del 28.10.2016 del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), emerge come, in caso di Edificio vincolato, ai sensi del D. Lgs.42/2004 (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio), all’Ingegnere, sezione A dell’Albo, compete la sola “parte tecnica”, come definita ai sensi dell’ex art.52, R.D. n.2537/1925, Approvazione del regolamento per le professioni d’ingegnere e di architetto.

Trattandosi di tema molto delicato, si consiglia di affrontare la questione con assoluta prudenza e concordare, con la Soprintendenza in primis, le modalità corrette di gestione della pratica, stante quanto sopra.

Send this to a friend