Emergenza Covid-19 – Resoconto delle attività del CNI
Articolo in costante aggiornamento
26 marzo 2020
La mattina del 26/03 si è tenuta una riunione CUP – RPT e commercialisti, nella quale si è definito un primo pacchetto di modifiche al Decreto Legge, uno curato direttamente da CUP e RPT e l’altro dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, in particolare sugli aspetti fiscali.
Sono stati affrontati, con proposte emendative, molti aspetti di interesse dei professionisti, in particolare:
- l’estensione della cassa integrazione in deroga,
- l’indennità giornaliera,
- l’indennità forfetaria straordinaria per incarichi risolti per l’emergenza,
- il sostegno al reddito,
- l’applicazione del fondo solidarietà per mutui su studi professionali,
- il blocco della revoca di fidi accordati,
- la sospensione di di termini per pagamenti di imposte e contributi previdenziali,
- i termini perentori per i pagamenti della P.a.,
- le misure a sostegno della liquidità etc.
I documenti sono stati trasmessi questa mattina, entro il termine fissato, alla Commissione Bilancio del Senato.
Domani 27 marzo i documenti saranno inviati anche ai gruppi parlamentari e al Governo.
Intanto il CNI lavora senza sosta agli emendamenti specifici, per consegnarli entro il 27 ai parlamentari.
Al seguente link trovate anche la nota inviata ieri sera al Presidente del Consiglio prof.Conte da Rete e CUP per segnalare le attuali gravi difficoltà di lavoro e liquidità dei professionisti e la necessità di interventi immediati.
25 marzo 2020
Il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano, ha inviato all’attenzione di tutti gli Ordini territoriali una nota esplicativa contenente alcune indicazioni relative alle attività del Consiglio in connessione con l’emergenza.
Sul DPCM 22/3/2020 (Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23/2/2020 n.6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, applicabili sull’intero territorio nazionale).
Il decreto è intervenuto dando una “stretta” alle regole fissate nei precedenti provvedimenti; per quanto riguarda più da vicino l’ambito di competenza degli Ingegneri, esso consente lo svolgimento di attività professionali ed il funzionamento degli Ordini; infatti sono comprese le attività degli studi di ingegneria ed i collaudi (codice Ateco 71); attività delle organizzazioni professionali (codice Ateco 94); per quanto riguarda i lavori, non sono consentiti gli interventi di ristrutturazione ma altre opere di ingegneria civile (codice Ateco 42), di impianti elettrici etc. (codice Ateco 43.2); le attività professionali vanno eseguite con le prescrizioni di cui al precedente decreto dell’11/3/2020:
- sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
- siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
- assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
- siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- per le sole attivita’ produttive si raccomanda altresi’ che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
- in relazione a quanto disposto nell’ambito dei numeri 7 e 8 si favoriscono, limitatamente alle attivita’ produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.
- per tutte le attivita’ non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalita’ di lavoro agile.
Sul Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020
Il decreto interviene con provvedimenti agevolativi anche per i professionisti, pur se in maniera limitata (il CNI ha già inviato una circolare sul tema); si è deciso di intervenire a tutela dei professionisti, in maniera unitaria organizzando una serie di iniziative che coinvolgono CUP e RPT, nonché i commercialisti, estremamente utili in questo momento per le problematiche fiscali: è stata inviata una prima comunicazione al pres. Conte; è stato anche deciso di elaborare un “Manifesto delle professioni oltre l’emergenza” che preveda le misure normative e legislative per rilanciare le attività e l’economia del Paese. A partire dalla settimana prossima si procederà a elaborarlo: è in corso di revisione una seconda richiesta CUP ed RPT al Governo, che sarà mandata nei prossimi giorni. Il CNI lavora inoltre a emendamenti urgenti da proporre in occasione della conversione in legge del decreto (una prima parte, sottoscritta da CUP, RPT e commercialisti, riguarderà temi comuni a tutte le professioni ordinistiche; la seconda sarà a cura dei consigli nazionali di aree specifiche): le proposte verteranno sul tema dei lavori pubblici, sull’ecobonus, sul sismabonus, sullo snellimento delle procedure, sul rinvio di termini etc.
La scadenza per la presentazione di emendamenti è prevista per venerdi 27 alle ore 19:00, troverete allegati all’articolo i documenti gli emendamenti attualmente pronti (altri sono in preparazione).
- Sussidio abolizione per i professionisti della ritenuta d’acconto di novembre 2020
- Sussidio per fornire liquidità minima agli iscritti alle Casse utilizzando le risorse derivanti dal meccanismo della doppia tassazione imposta alle Casse di previdenza
- Rateizzazione a 3 o 4 anni per i versamenti tasse dovuti a settembre 2020
- Eliminazione della ritenuta d’acconto per tutto l’anno 2020 in modo da creare un polmone minimo di liquidità per i professionisti
- Atti afferenti attuazione PAC e PSR da parte delle regioni
- Proposta di nuovi scaglioni di imposta per i redditi professionali per l’anno 2020 con effetto riduzione della tassazione
- ISA periodo d’imposta 2020 – in considerazione dell’eccezionalità dell’evento i contribuenti interessati possono considerare automaticamente, senza la necessità di fornire alcuna ulteriore motivazione, il periodo d’imposta 2020 come “anno di non normale svolgimento dell’attività. Ciò in modo da fruire dell’esclusione dall’applicazione degli ISA
- Limiti alle compensazioni dei crediti di imposta (Imposta sui redditi ed Irap) – disapplicazione per un anno della disposizione che rende obbligatoria la presentazione anticipata della dichiarazione dei redditi e ai fini IRAP per compensare i crediti fiscali con altri debiti e contributi;
- Visto di conformità – incremento per un anno, del limite da 5.000 a 50.000 euro, affinché l’Iva e le imposte sui redditi possano essere utilizzati liberamente in compensazione senza l’apposizione del visto di conformità. L’incremento troverebbe applicazione indipendentemente dall’applicazione del redime premiale degli ISA.
- Credito d’imposta conseguente alla diminuzione del fatturato – si propone l’introduzione di un credito d’imposta commisurato alla diminuzione del fatturato. Il credito deve essere utilizzabile immediatamente, senza alcun limite né di importo, né con ulteriori vincoli o limitazioni quale, ad esempio, l’apposizione del visto di conformità.
- “Rottamazione del debito tributario” – Si propone una rottamazione integrale del debito tributario, con l’azzeramento delle sanzioni. L’intero debito (o parte di esso a scelta del contribuente), potrà essere azzerato con una rateazione fino a 10 anni, senza la verifica di alcuna condizione (riduzione del fatturato, applicazione di indici di liquidità, etc). Il debito potrà derivare da carichi affidati all’agente della riscossione (cartelle di pagamento), avviso bonari (anche scaduti), o semplicemente da imposte dichiarate e non versate.
Sul Decreto-legge 2 Marzo 2020 n. 9
Nella Circolare CNI 513 del 19 Marzo sono elencati tutti gli interventi di sospensione del termine dei versamenti e degli adempimenti tributari, e dei versamenti contributivi – previdenziali e assistenziali – e ai premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 30 aprile 2020, nonché la sospensione dei termini per la notifica di pagamento. Allora il Decreto prevedeva la sospensione per la cosiddetta zona rossa, successivamente allargata all’intero territorio nazionale.
Tra i soggetti destinatari, oltre ai datori di lavoro privati, ci sono anche i liberi professionisti iscritti alla gestione separata di cui alla legge n. 335/1995, per i quali la sospensione opera in modo differenziato rispetto al periodo di erogazione dei compensi.
- copensi erogati nei mesi di dicembra 2019 e gennaio 2020: risulta sospeso l’invio dei flussi Uniemens;
- compensi erogati nei mesi di febbraio e marzo 2020: risulta sospeso sia l’invio dei flussi Uniemens che il versamento della contribuzione dovuta.
La ripresa dei versamenti potrà avvenire anche tramite rateizzazione, fino a max 5 rate mensili di pari importo, senza l’applicazione di sanzioni né di interessi.
Alla Circolare è allegata anche la nota INPS n. 37 del 12 Marzo 2020 contenente tutte le istruzioni operative.
Sul tema lavori pubblici e altro:
- regolamento unico di attuazione del codice dei contratti
- fondo di rotazione per alimentare gli affidamenti di progetti ai liberi professionisti
- puntare prioritariamente agli affidamenti esterni di servizi di architettura e ingegneria
- semplificare la programmazione di lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria di cui all’art. 35 del codice dei contratti
- snellire le procedure per gli affidamenti ordinari di Servizi di Architettura e Ingegneria (SAI), promuovendo l’apertura del mercato alle strutture professionali medio-piccole
- semplificare, ove necessario, il contenuto dei progetti, almeno sino alla data di pubblicazione del regolamento di cui all’art. 216 comma 27 octies del codice;
- accelerare l’approvazione dei progetti, estendendo le competenze di verifica in capo al RUP ad i progetti di importo inferiore alla soglia comunitaria
- Snellire le procedure di collaudo per lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria
- Aumentare la quota di credito d’imposta sull’ecobonus (120%) e sismabonus (100%) nonchè ripristinare lo sconto in fattura del sismabonus.
Prot. n.075 del 24_03_2020 – CUP-RPT Proposte Professioni : documentazione trasmessa dal Senato sul decreto dove potrete trovare indicazioni sulla sua applicazione.
Link alla Circolare CNI 512 – Contenente, allegata, la Nota RPT e CUP num. 072 del 17/03/2020, sull’emanazione del Decreto Cura Italia
Link alla Circolare CNI 510 – il CNI informa tutti gli Ordini territoriali sulla nota inviata al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Link alla Circolare CNI 509 – Sintesi sulle prime iniziative del CNI
Altri link utili:
Testo del DL Cura Italia (AS 1766) pubblicato sul sito del Senato;
Dossier elaborato dal Servizio Studi (articoli 1-48);
Dossier elaborato dal Servizio Studi (articoli 49-127);
Nota di lettura;
Il CNI ha inoltre inviato alcune note al Ministero Infrastrutture sul tema dei cantieri, al Commissario per la ricostruzione, al Ministero dello Sviluppo Economico sulla possibilità di riduzione dei costi del software per gli studi, che vi saranno trasmessi con specifiche circolari.