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PUC Cagliari, Catta: «Opera attesa da tempo, ora parta il confronto»

Il futuro piano urbanistico del Comune di Cagliari potrebbe ridare slancio ad alcuni interventi per proseguire nel restyling cittadino. Il Puc preliminare è stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta dell’amministrazione del capoluogo e porta con sé molte aspettative per cittadini, attività imprenditoriali e professionisti. “Accogliamo con favore l’iniziativa perché si tratta di una pianificazione che attendevamo da molto tempo – commenta al notiziario Chartabianca, Sandro Catta, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari – sblocca alcune situazioni che intendono migliorare alcune criticità presenti in città come quella della fascia di rispetto cimiteriale che bloccava interventi di recupero e riqualificazione di determinati comparti urbani che saranno poi centrali nella città. Il nuovo Piano sarà importante anche per l’implementazione dei dettami della pianificazione ambientale regionale che andavano recepiti all’interno dello strumento urbanistico”.

CONFRONTO. Altro tema di rilievo per la Rete delle professioni e per gli ingegneri è la necessità di “un confronto più serrato sull’attuazione di un piano per progetti, ovvero un’azione che non si limita al Puc sulla carta ma che prevede anche l’applicazione dei vari progetti di riqualificazione della città – sottolinea Catta – in questo senso abbiamo visto che alcuni elementi sono confermati con uno sguardo attento verso la progettualità. Su questa è fondamentale un nuovo confronto con gli operatori del settore, in primis la rete delle professioni, ma anche con le attività produttive e le varie associazioni”.

PIANO. Secondo il presidente dell’Oic, molti punti del nuovo Piano urbanistico preliminare presentato dal Comune recepiscono, almeno sulla carta, le richieste lanciate anche dai professionisti, in particolare “sulle soluzioni che già da anni la città sta portando avanti per l’implementazione della mobilità lenta, fondamentale per risolvere anche il congestionamento di alcune zone della città – aggiunge Catta – parliamo soprattutto del potenziamento dei corridoi verdi che già comparivano nei precedenti piani ed erano stati un punto forte della pianificazione del professor Enrico Corti e che consentono di dare alla città uno sviluppo innovativo rispetto al passato laddove questo era dato dalle direttrici dell’edificazione, mentre oggi lo sviluppo deve essere dato dall’infrastrutturazione verde – continua – parlo di collegamenti tra le zone di maggior pregio della città in modo sostenibile”.

IPPODROMO. A “cogliere di sorpresa”, invece, l’Oic è stata l’ipotesi del piano di valorizzazione dell’ippodromo. “Vorremmo capire meglio che cosa intende fare l’amministrazione su quest’area – sottolinea Catta – abbiamo visto dei progetti faraonici che non si capisce bene come potrebbero essere attuati. Questo è un aspetto tutto da approfondire e su questa parte il nostro giudizio è sospeso”.

EDILIZIA. Il nuovo Puc potrebbe sbloccare determinate situazioni anche sul fronte edile. “Questo, però, non significa solo ed esclusivamente nuove attività immobiliari – ricorda Catta – ma anche la possibilità di riqualificare alcune zone urbane che, così come quelle gravate dal vincolo cimiteriale, hanno necessità di interventi. Alcune zone vanno riperimetrate e questa innovazione consente di riqualificarle. Non parliamo solo di attivare nuovi ambiti insedi attivi ma proprio di riqualificare soprattutto l’esistente”.

ZONE URBANE. Ma uno degli aspetti principali del pub potrebbe essere dato dalle opere di connessione tra le varie parti di città. “Sono superfici e direttrici verdi che consentono di connettere la città oltre all’infrastrutturazione stradale – spiega il presidente Oic – se si riesce ad attuare questo sarebbe un aspetto molto utile del piano collegandolo anche alla prosecuzione dell’infrastrutturazione con la metropolitana di superficie che rappresentano gli aspetti su cui si dovrebbe puntare di più – conclude catta – bene anche il tentativo di chiudere la pianificazione dei lavori pubblici sulla sistemazione del lungomare fino al Parco degli Anelli, che sarà una nuova centralità urbana in linea con quello che sta accadendo oggi”.

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