Autocertificazione dell’aggiornamento informale legato all’attività professionale
Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn EmailA seguito dell’entrata in vigore, il prossimo 1°gennaio 2026, del nuovo Testo Unico 2026.
Data:
29 Dicembre 2025
A seguito dell’entrata in vigore, il prossimo 1°gennaio 2026, del nuovo Testo Unico 2026.0 (cfr. circolare n. 361/2025) ti comunichiamo che sarà possibile presentare le istanze di Autocertificazione dell’Aggiornamento informale legato all’attività professionale dimostrabile svolta nel 2025, a partire dal prossimo 1° gennaio 2026 e fino al 31 marzo 2026.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha emanato la Circolare n. 364/2025, con la quale fornisce indicazioni operative per il riconoscimento dei Crediti Formativi Professionali (CFP) legati all’aggiornamento informale svolto nel corso del 2025, in vista dell’entrata in vigore del nuovo Testo Unico per l’aggiornamento della competenza professionale 2026.0
Autocertificazione dell’aggiornamento informale legato all’attività professionale
A partire dal 1° gennaio 2026 e fino al 31 marzo 2026, gli iscritti potranno presentare l’istanza di Autocertificazione dell’aggiornamento informale relativo ad attività professionali dimostrabili svolte nel 2025.
La procedura sarà disponibile sulla piattaforma www.formazionecni.it, nella sezione “Richiesta CFP”
Per accedere è necessario essere registrati al portale www.mying.it, utilizzando una mail ordinaria (non PEC), oppure tramite SPID o CIE.
A seguito dell’invio dell’autocertificazione vengono accreditati automaticamente 15 CFP, validi per l’anno 2025. Tutte le istanze saranno comunque soggette a verifica e controllo, con possibilità di rideterminazione dei crediti assegnati
Il diritto di segreteria per la presentazione dell’autocertificazione resta invariato ed è pari a 7 euro (IVA esente), da corrispondere direttamente in piattaforma tramite carta di credito.
Contenuti dell’autocertificazione
L’autocertificazione deve descrivere in modo puntuale e dettagliato:
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le attività professionali dimostrabili svolte (massimo tre), comprese quelle esercitate in regime di lavoro dipendente;
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le attività di aggiornamento informale correlate (massimo tre), per un totale di almeno 15 ore, quali studio di norme, testi tecnici, corsi, seminari, approfondimenti specialistici, visite tecniche.
Non sono ammesse descrizioni generiche: le attività devono essere chiaramente collegate agli incarichi professionali indicati
Riconoscimento di altri CFP informali: pubblicazioni e attività qualificate
Nello stesso periodo (1° gennaio – 31 marzo 2026) sarà possibile richiedere anche il riconoscimento dei CFP informali di cui all’art. 5.3 del Testo Unico 2026.0, relativi a:
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pubblicazioni scientifiche (articoli su rivista, contributi su volume, monografie);
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brevetti;
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partecipazione qualificata a commissioni, organismi e gruppi di lavoro istituzionali;
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partecipazione alle commissioni degli esami di Stato per l’abilitazione alla professione.
Per queste tipologie di CFP il diritto di segreteria è azzerato, in continuità con gli anni precedenti. Anche tali istanze saranno soggette a verifica da parte del CNI
Un passaggio chiave verso il nuovo Testo Unico 2026.0
Le indicazioni fornite dal CNI confermano la continuità dell’impianto normativo già vigente, accompagnando gli iscritti verso l’applicazione del Testo Unico 2026.0, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.
Si invitano pertanto tutti gli iscritti a verificare per tempo le attività svolte nel 2025 e a predisporre una documentazione chiara e coerente, al fine di agevolare le procedure di riconoscimento dei CFP e garantire la corretta valorizzazione dell’aggiornamento professionale.
Ultimo aggiornamento
29 Dicembre 2025, 16:17