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Cittadini, Pmi ed Enti pubblici insieme per il risparmio energetico: in vigore il decreto sulle comunità energetiche

 

È entrato in vigore lo scorso 17 novembre il decreto (16 settembre 2020) del Ministero dello Sviluppo economico che consente a cittadini, pmi (anche agricole) e enti pubblici di consorziarsi per abbassare drasticamente le bollette energetiche attraverso l’incentivo all’energia autoprodotta e autoconsumata dai membri delle “Comunità energetiche”.

Come riportato dal portale Casa&Clima, che allega anche il testo normativo, il decreto, in attuazione del comma 9 dell’art. 42-bis del decreto-legge n. 162/2019 e nel rispetto dei criteri ivi indicati, individua la tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle configurazioni per l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e nelle comunità energetiche rinnovabili, come disciplinate dallo stesso art. 42-bis e regolate da ARERA con deliberazione n. 318/2020/R/eel del 4 agosto 2020. Il presente decreto, in attuazione dell’art. 119, comma 7, del decreto-legge n. 34/2020 individua inoltre i limiti e le modalità relativi all’utilizzo e alla valorizzazione dell’energia condivisa prodotta da impianti fotovoltaici che accedono alle detrazioni stabilite dal medesimo art. 119.

Le norme si applicano alle configurazioni di autoconsumo collettivo e alle comunità energetiche rinnovabili realizzate con impianti a fonti rinnovabili, ivi inclusi i potenziamenti, entrati in esercizio a decorrere dal 1° marzo 2020 ed entro i sessanta giorni successivi alla data di entrata in vigore del provvedimento di recepimento della direttiva (UE) 2018/2001 e per i quali il GSE abbia svolto con esito positivo la verifica di cui all’art. 4.6 dell’allegato A alla deliberazione ARERA n. 318/2020/R/eel del 4 agosto 2020.

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