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Equo Compenso: ecco il sistema di monitoraggio di Rpt e Ministero Giustizia

Un sistema di monitoraggio pensato per valutare la corretta applicazione della disciplina sull’equo compenso. È questo l’obiettivo principale del protocollo di intesa siglato dalla Rete delle Professioni Tecniche e il Ministero della Giustizia, con esclusivo riferimento agli Ordini aderenti alla rete soggetti al controllo ministeriale.

Questo sistema di monitoraggio sarà composto da un nucleo centrale al quale si affiancheranno i nuclei territoriali costituiti, attraverso la collaborazione degli Organi e dei Collegi aderenti a RPT, con il compito di raccogliere informazioni su bandi e altri atti di interesse e segnalare anomalie o violazioni.

Il Nucleo centrale, composto da tre rappresentanti del Ministero della Giustizia designati dal Ministro (uno in rappresentanza del Gabinetto del Ministro, uno dell’Ufficio legislativo del Ministero ed uno dell’Ufficio Ordini professionali e albi della Direzione generale degli affari interni afferente al Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero), dal coordinatore della Rete Professioni Tecniche, o da o un suo delegato, e da due consiglieri di RPT, potrà quindi segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e ad altre Autorità competenti i comportamenti di committenti privati e pubblici che violano la normativa in tema di equo compenso per le professioni tecniche, proporre iniziative legislative e sollecitare i committenti pubblici e privati segnalati ad adeguare le proprie prassi.

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