Passaggi e transizione

Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Email Passaggi e transizione DA OIC       Abbiamo chiesto una suggestione, un pensiero a due ex presidenti dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, oggi con cariche nazionali di categoria, che hanno inciso profondamente nella costellazione di iniziative che ha come baricentro l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari.

Data:
12 Marzo 2021

Passaggi e transizione

DA OIC

 

 

 

Abbiamo chiesto una suggestione, un pensiero a due ex presidenti dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, oggi con cariche nazionali di categoria, che hanno inciso profondamente nella costellazione di iniziative che ha come baricentro l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari.

 

 

PASSAGGI

1968, precisamente la notte di Natale. William Anders, uno dei membri dell’Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthrise”, la Terra che sorge.

Il nostro pianeta, visto dall’oblò della navicella in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscurità.

Passaggi e transizione

Un’immagine iconica, considerata una delle più importanti di sempre. Un’immagine che apre gli occhi sul fatto che noi umani viviamo un’isola bellissima e preziosa ma anche limitata e fragile nel suo delicato equilibrio. La luna e le stelle, nel nostro immaginario, ancora oggi continuano a far parte dei sogni, della transizione tra possibile e reale. Ecco! Transizione, uno dei termini più utilizzati. Transizione (trans-ire, dal latino andare oltre) significa passare, attraversare, trasformare. In chimica e fisica indica il passaggio da uno stato ad un altro e, spesso, da un livello energetico ad uno differente. In genetica costituisce una mutazione. Per la termodinamica, e non solo, le transizioni sono il passaggio da una situazione di equilibrio ad un’altra. Passaggi che possono essere reversibili, trasformazioni che consentono, cioè, di essere ripercorse in senso inverso riportandoci alle condizioni di partenza, oppure irreversibili, caratterizzate dall’impossibilità del ritorno allo stato iniziale. Lo sfruttamento delle risorse, la riduzione o meno dell’inquinamento, gli effetti dell’azione dell’uomo sul clima, dipendono, ancor prima che dalle scelte politiche, da una transizione culturale consapevole che parta dal rimettere insieme sapere scientifico e cultura umanistica; dalla necessità del ri-cercare l’unità, la sintesi, tra saperi e competenze nel rapporto tra uomo e ambiente. In questo senso il linguaggio dell’ingegneria e la sua capacità di muoversi al confine tra teoria e prassi, tra pensiero meditante e pensiero calcolante, tra discipline differenti, diviene oggi elemento necessario (ma non sufficiente) per immaginare il mondo. Si avverte, oggi, l’urgente necessità di un’idea credibile di progresso da dare ai nostri figli. Perché, si sa, in mancanza di uno sguardo lungo anche l’azione diventa corta. E per costruire questa idea credibile è necessario unire quelle competenze che, troppo spesso, si sono separate impedendoci di capire cosa davvero sta accadendo.

Questi concetti sono stati e sono alla base della partecipazione, come anche citato nel testo dei colleghi ingegneri cagliaritani e sardi Sandro Catta e Gianluca Cocco: “È arrivato il momento di partecipare, di essere tutti corresponsabili”. Partecipazione che si apre alla società nei percorsi dell’associazione iCagliari2020 e nelle Officine Permanenti.

 

 

Gianni Massa

Vice Presidente vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

 

TRANSIZIONE

Il tema trattato da questo numero monografico rappresenta il confronto interno ed esterno alla categoria, stimolando il dibattito e il percorso di crescita di OIC e del progetto iCagliari2020, l’associazione degli Ingegneri di Cagliari aperta non solo agli iscritti.

Le trasformazioni che a partire dalla pubblicazione del DLgs 162 del 2005, hanno portato il tema dell’energia – come anche quello dell’abitare della mobilità – a incidere fortemente col nostro modo di essere cittadini, non più ignari utenti ma protagonisti consapevoli degli effetti delle nostre scelte in termini di sostenibilità e consumi, hanno segnato e influenzato la storia di OIC negli ultimi due decenni. La volontà di esplorare il ruolo delle responsabilità, sia individuali che collettive, ci hanno motivato e spinto a metterci in gioco, facendo nascere una pluralità di iniziative culturali e tecniche aperte anche alla società civile e che ha generato una comunità allargata, una comunità aperta che si riconosce, ora, in relazione positiva con una Istituzione.

Energia e sostenibilità sociale, ambientale ed economica, responsabilità istituzionale, e analogamente per l’abitare, la città, il territorio, le tecnologie, l’urbanistica, argomenti che ci hanno trascinato e accompagnato in questi due decenni, alla ricerca anche di una visione di sintesi tra discipline diverse non solo ingegneristiche. Ed ora, nel 2020 e non a caso, questo numero monografico.

Il 2020, anno che ci ha chiamati ad affrontare, interrogandoci, l’emergenza sanitaria e sociale da COVID-19, potrebbe anche essere l’anno di avvio della transizione, non solo energetica. La volontà di attivare investimenti per ripartire, di farlo presto, ci sta portando a fare quelle scelte che in condizioni normali richiederebbero appunto decenni e che, neanche i sempre più evidenti effetti dei cambiamenti climatici sono riusciti a stimolare.

A fine 2020 il regalo potrebbe essere questo: l’anticipo della transizione, quella multipla energetica, sociale, culturale.

 

Gaetano Nastasi

Presidente CertIng – Certificazione delle competenze per l’Ingegnere

CertIng è l’Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle Competenze per gli Ingegneri, istituita dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri

Ultimo aggiornamento

12 Marzo 2021, 11:56

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